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Associazione 4 novembre - Ricercatori storici

"Monte Novegno. 15 itinerari a tema” è il seguito ideale del fortunato “Novegno. Immagini e emozioni”. Sono gli stessi autore, editore e promotore dell’iniziativa culturale e naturalistica - Marco Adriani, la tipografia Menin e l’Associazione 4 Novembre - ma diverse le funzioni: se il primo è un volume fotografico di pregio, da scaffale di libreria, il secondo diventa più utile quando viene infilato nello zaino, a portata di mano nelle escursioni. Sono quindici gli itinerari a tema proposti nel volume, con descrizioni ed immagini in un ideale percorso che tocca storia, memoria e natura, lungo il quale le trincee della Grande Guerra sono protagoniste quanto i silenzi del bosco, i rumori laboriosi delle malghe, la poesia di un fiore cui solitamente non si presta molta attenzione, lo scorrere lento delle stagioni. In allegato anche una carta escursionistica del massiccio del Novegno, in scala 1:25000, con tutti i percorsi proposti

Monte Novegno. 15 itinerari a tema

SOMMARIO

  • Presentazione
  • Un'idea per respirare Il territorio e l'ambiente
  • Il clima e la vegetazione
  • Il Paesaggio alpino
  • Le malghe e l'economia montana
  • La Grande Guerra
  • Gli itinerari
  • Equipaggiamento e preparazione fisica

15 Itinerari per visitare il monte Novegno

  • Sulle orme de camoscio
  • Il cammino della memoria (dedicato a Tito Caporali)
  • Luci da est
  • A passeggio sulle nuvole
  • Profumo di neve Il giro delle malghe
  • Il silenzio delle trincee Il sentiero delle 5 cime
  • L'anello di Busa Novegno
  • La mulattiera d'arroccamento
  • Dove canta l'urogallo
  • Cattedrali di pietra
  • La via dell'acqua
  • Tra orchi, strie, salbanei e anguane
  • Nel regno della peonia

Presentazione del Presidente Giorgio Dall'Igna

L’incontro tra l’associazione 4 novembre e Marco Adriani, è stato un incontro di quelli che lasciano il segno. A dire il vero ne ha lasciati due di segni, finora, legati da uno stesso filo, che come un filo d’Arianna porta su al monte di Schio. Questo volume che vi rigirate tra le mani è da considerare un’ideale continuazione del libro “Novegno – immagini e emozioni” edito sempre dalla tipografia Menin; più classico e fotografico e da scaffale, il primo; egualmente pieno di visioni che catturano e arricchiscono con la loro grazia e la loro forza, ma più da zaino e descrittivo per le escursioni, il secondo. Come e forse più del primo, questa guida non vuole essere un omaggio al Novegno, e nemmeno un'esplorazione superficiale del suo territorio o un resoconto per un’occasione escursionistica, bensì un invito per tutti ad una scoperta instancabile di un luogo “nostro”, che spesso è misconosciuto e che si mostra con ritrosia nascondendosi nella nebbia spesso, ma sempre pronto a svelare un paesaggio dolce e ricco di sorprese.

Marco Adriani ha condiviso con noi, e fin dal primo momento nei valori giusti e profondi, l’avvicinamento al “nostro” territorio: quelli della memoria e della storia, dell’ambiente e della tradizione. Lungo quindici itinerari a tema, tra parole e immagini, colti con felice immediatezza e con sorridente tenerezza, ci dimostra ancora una volta un profondo senso della natura e insieme una straordinaria capacità di trasmetterlo. Da divulgatore qual è si vede che egli cerca di trasferire al lettore quell’attimo di pace, quell’istante di perfezione che gli sembra sfuggire ad ogni passo. Ma è paziente; e ci trasmette l’armonia che restituisce quell’istante con sorprendente naturalezza, come fosse la cosa più semplice al mondo. A patto però, e qui tocca al lettore metterci del suo, che a leggere sia chi, con rispetto e sentimento, vuole trarre serenità e consolazione dalle bellezze della “propria” terra. In un tempo prettamente visivo qual è il nostro, sovraccarico di documentazione anche troppo frettolosa e quindi contraddittoria, occorre riprendere ad “andare piano” in tutti i sensi, con mitezza di pensiero e con calma soffermarsi su immagini vere come quelle che egli ha preso in prestito al Novegno; è necessario guardare e leggere con curiosità per rinverdire il valore della vera identità reciproca, il senso di misteriose colleganze tra il monte e il piano, tra l’ieri e l’oggi. Tra il presente che va ad intrecciarsi continuamente con il passato, gli inverni con le primavere, i silenzi del bosco con i rumori laboriosi delle malghe, la solennità di uno spuntone roccioso con l'umiltà di un fiore visto mille volte e mille volte ignorato. E al di sotto di questo, le tante storie di uomini che sono venuti su a combattere e le tante vite sprecate, vite oscure e dimenticate perché offerte a umili sacrifici. Non sempre e non soltanto è grande l’uomo che fa cose grandi, anzi; niente è più affascinante e commovente della grandezza d’animo di piccoli che fanno cose comuni pur nella straordinarietà della guerra. Nel pensare insieme a come doveva essere questa guida non ci è mai passato per la testa, di considerare la montagna come un luogo dove misurare le proprie forze con quelle della natura o un chiassoso luogo di socializzazione domenicale, ma abbiamo sempre pensato ad essa come ad un mondo che incanta, un giardino dei silenzi e dei significati spirituali e ricco di storia. Avevamo davanti la sinuosa e dolce linea del monte di casa, quando la sua luce e i suoi colori diventano richiamo a salire su per percorrere i sentieri con amici veri.

Un luogo nostro e immerso in un tempo nostro diverso dal quotidiano, scandito dalle stagioni, dove è possibile sognare un’umanità semplice che i sacrifici da essa patiti nella tragedia della guerra ha reso più mite e paziente. Concetti che giù non sembrano avere più casa o che non troviamo più per nostra colpa tanto siamo diventati veloci e frenetici, meno solidi e più precari nelle nostre convinzioni, apparentemente sicuri della nostra identità e certamente meno felici. In fondo la parola su indica ciò che è desiderabile e porta felicità, la parola giù ne esprime l’esatto contrario.

Ci auguriamo che questo lavoro possa essere per i lettori una successiva fonte di emozione e conoscenza, di piacere e di fantasia e confidiamo che in tanti troveranno motivi interessanti per andare su al Novegno.

Vi consegniamo quindi questi quindici itinerari per l’anima; da fare non solo con le gambe ma anche con l’immaginazione e il cuore; che portano alla riscoperta piacevole ed emozionante di un mondo così familiare da sembrare ormai quasi privo di segreti. Sono dedicati non solo a chi ha già subito l’incantesimo dell’incontro col monte, avvisando però tutti gli altri che esso, per orgoglio o per pudore, non si racconterà mai tutto in una volta sola e che in questo sta la sua arte di stregare coloro che avvicina. E speriamo che anche il tenerlo tra le mani e sfogliarlo permetta al lettore un cammino anche solo immaginato ma vero e vissuto.

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Inserito il:17/11/2015 11:15:12
Ultimo Aggiornamento:14/02/2016 12:02:27

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